E venne il giorno del falco una mattina di settembre, spalancarono il giorno ne squartarono il ventre E venne scivolando a valle alle porte di Santiago
Sotto i tigli a meriggiare E il mondo che passa Il mondo si muove Tra tanta gente Non si sa dove Sotto i tigli a meriggiare Lontani dal mare In questa
Dimmi come sara quel sorriso d'atmosfera che mi regalerai in quello strascico di sera quando rileggero le tue candide invettive, quando riascoltero le
Na stizza di munno ti vulissi dari dintra li negghi di stu cielu anticu nu ciavuru tunnu di sti manu ranni dintra li vogghi di stu viddicu E chianciu
Siamo venuti da lontano armati di pane e pazienza con un biglietto nella mano ed un'idea nella credenza. Dalle montagne in un tugurio, le notti alla luce
Come sarebbe bello vivere negli anni settanta quando il cuore era gonfio e la fame era tanta e l?uomo era tornato appena dalla luna per scoprir che la
C'e qualcuno che ha deciso c'e qualcosa di preciso c'e nell'aria un certo suono un sinistro e sordo tuono e se adesso e col sorriso empio di cinismo
Cu ll?occhi vagnati d?un chiantu anticu tu parri sirenu e iu mutu t?attentu scantusu di perdiri li paroli stanchi. Delfiu e Cirinu ?assettanu ?u latu
1) Che cosa resta cosa ricordi Che cosa avrai imparato Andare avanti andare indietro passeggiare fra il passato E il tuo futuro e un?astronave un cielo
Oggi non ho voglia di mangiare Ne ho un ritornello da cantare Un amico da telefonare Una donna da invitare Al cinema al bar la sera Ad una cena leggera
Ti ricordi amore mio, le strade di Dicembre gia innevate nell'oblio, e i tuoi occhi che sfioravano i miei occhi ad ogni sguardo, era Natale e rimarra
Signore, da qui si domina la valle e a cento e a mille ne vedo di cristi discesi sul selciato all'ombra d'alberi stizziti al cospetto d'un cielo gravido
ci sara da qualche parte si ci sara sara lontano ma si vedra un angolo di terra uno specchio d'acqua e sara sara grande si ci sara un villaggio ed una
(Instrumental)
E nel ricordo tutto si colora Di lontananza In questo grande nord che mi consegna la mia vita intera E non c'e passo di viandante Al fuoco di questa stanza
Era l'autunno e il cameriere Antonio servendo a un tavolo di grandi industriali senti decidere che per l'estate prossima sarebbe andata di moda l'acqua
E non chiedermi ca va? Tu lo sai che qui in citta Se va bene non si sa, ci si perde nel via vai.. Non c?e tempo per godere delle nuvole e del sole
Permette, signorina, mi chiamo Francesco ho un cappello colorato e la luna di traverso prendo qui il caffe tutte le mattine La vedo ogni giorno prima